lunedì 28 dicembre 2015

...this is the season...

Settimana 52...finalmente è Natale!!!!

Che qui si facciano le cose in grande credo sia ormai argomento noto. Anche quest'anno ci siamo preparati per due mesi buoni...e ci siamo preparati per bene...
A Natale da noi si tirano fuori i sevizi buoni, quelli di nonne e zie ottuagenarie e bisnonne. Quelli che se cade un piatto è lutto nazionale e lo sventurato che ha cagionato l'incidente può essere espatriato in Siberia.
E poi si conta e riconta per essere certi di avere tutti i piatti che servono e le tazzine, le fondine, le alzate per la frutta, i piatti da portata e le posate per servire.
Si lucida l'argenteria e si decide la tavolozza di colori per le decorazioni, che quest'anno prevedeva oro, bianco e un improponibile rosa, non proprio natalizio, che ci ha fatto ammattire. E soprattutto si fa la conta dei forni, perchè tra tacchino, focacce, pane al latte, spinaci gratinati e patate al forno bisogna far calcoli da matematico affermato per essere certi di no ridursi all'ultimo con tutti i forni occupati e due pirofile rimaste fuori in attesa.

Il 25, in cucina, abbiamo schierato tutta la squadra al completo... (e Marta cucinerà meno, ma non ho mai visto nessuno lavare e sistemare piatti alla sua velocità)
Per l'occasione abbiamo perfezionato la nostra idea di divisa, l'anno scorso ci eravamo limitate a vestirci degli stessi colori, quest'anno siamo passate direttamente a comprare tutte lo stesso vestito, cambiando al massimo il colore: delle dementi, lo ammetto.
Ma noi ci divertiamo,




E vestirci a tono non è stato certo l'unico nostro pensiero, Abbiamo passato un pomeriggio intero a Novi, in un negozio che era il paradiso di hobbisti e decoratori per scegliere tra tovaglie glitterate, pignette dorate e ammenicoli vari.
Abbiamo passato in rassegna tutte le tovaglie solo per decidere, come ogni anno che non ne abbiamo abbastanza e abbiamo cambiato più idee sul runner di quante non se ne cambino in una vita.
E, per dovere di cronaca, ci siamo pure fatte le nostre belle litigate, perchè come ogni hanno ci troviamo alla fine con un milione di cose da fare e la stanchezza di un anno sulle spalle e in quelle condizioni, anche le dimensioni delle verdure per la caponata possono diventare motivo di rissa.
(...e se poi c'è di mezzo mia madre, nota per la sua flemma, litigare è il minimo che possa accadere...)


Ma alla fine il nostro Natale è andato alla grande. C'è poco altro da dire.
Devo ammettere che tutti i Natali, da che ho memoria, sono stati bellissimi, ma questo è sicuramente uno dei più riusciti che abbiamo mai avuto.

C'erano i cuginetti, che per me hanno sempre 4 anni anche se il grande ormai è in piena adolescenza, c'erano Giorgio e la Giovanna che arrivano sempre in anticipo (o siamo noi ad essere sempre in ritardo?) e si fanno reclutare per gli ultimi preparativi, c'erano le sorelle di Claudio che ormai fanno parte della squadra e poi noi, sempre i soliti...mamma_zia_Marta_Paolo_Gio_io_Serena_e_Tommy, quelli che ci sono sempre insomma, perchè noi le feste le passiamo assieme



E c'era pure il nostro tacchino, cotto a puntino, anche se nel caos del momento, tra un discorso e un bicchiere di vino, tra una risata e un passaggio di piatti abbiamo finito con il dimenticarci di fare la salsa di accompagnamento...


E per una volta ci sono state pure le fotografie. 
Di solito devo litigare per metterli di fronte ad una macchina fotografica per portarmi a casa un paio di scatti, Ma questa volta, proprio quando avevo la macchina scarica e solo i cellulari non riuscivo a farli smettere di scattare. 

Quindi abbiamo un  sacco di pessime foto, sfocate e di infima qualità che però mi piacciono un sacco. 





Eccola, qui, la mia famiglia ...o almeno una parte, il resto era a spacchettare, mangiare, dormicchiare e ridere in giro per casa, come si conviene ad una festa ben riuscita.

E chissà che questo non sia l'ultimo anno in cui io e Gio dovremo festeggiare in due.
Saremmo felici che potesse davvero essere l'ultimo Natale da NON genitori. Perchè, anche se sappiamo che le tempistiche giocano a nostro sfavore, e che probabilmente il tanto atteso abbinamento dovrebbe arrivare a metà 2017, una particina di noi spera davvero di poter festeggiare il nostro prossimo Natale con la nostra Giraffina...






E dopo natale tocca a Santo Stefano

che in teoria dovrebbe essere la giornata degli avanzi e del riposo, ma in questa famiglia anche gli avanzi si moltiplicano come i pani e  i pesci di biblica memoria.
L'arrivo di mia suocera e di quella di mio fratello, notoriamente cuoche incapaci di limitare le dosi, ha così coinciso con un imprecisato numero di teglie, tegline, tegami e pirofile da spacchettare e riscaldare e condire. E così abbiamo finito per mangiare ancora più di ieri.






E se io, tra una cena e una merenda, vedo svanire gli effetti miracolosi della mia ultima, riuscitissima, dieta, Giovanni festeggia i tanto sospirati ravioli. Per lui si può avere in tavola un cinghiale intero e più dolci che in una pasticceria, ma non è festa se non ci sono i ravioli.



Invitato d'eccezione, Zia Liliana, che in barba all'età ha mangiato con più appetito dei trentenni senza un minimo cedimento...



Certo, forse cucinare per 15 giorni di fila non rientra nell'immaginario comune delle ferie rilassanti, ma che importa?
Mi sono stancata un sacco (e si vede da quelle occhiaie modello valigia) e divertita altrettanto.
Stancarsi non è poi così rilevante se ti prendi anche il tempo per farti lunghe dormite ristoratrici. E noi abbiamo dormito anche 11 ore a notte cosa che non mi capitava dai tempi del liceo, ed è stata una vera pacchia.



E per finire...la Oegia! vederla così non sembra il più bistrattato dei cani?Invece è piazzata felicemente nella cesta di Osvaldo, al solo scopo di irritarlo a morte.

Riuscendoci alla perfezione, è chiaro...



1 commento:

  1. Che meraviglia le feste in famiglia, io non potrei pensarle in altro modo.
    Vi auguro che questo anno vi porti tante belle novità.

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