mercoledì 10 aprile 2019

Ma davvero siamo ad Aprile?



Qui ormai si aggiorna solo in prossimità delle feste comandate, lo ammetto.
Si lavora tanto, si dorme sempre troppo poco (maledetta insonnia), rincorriamo impegni che la maggior parte delle volte ci dimentichiamo di aver preso e sogniamo un film da goderci la sera , film di cui puntualmente riusciamo a guardare, se va bene, il primo tempo.
Insomma, la perfetta, normalissima vita con figli che tutti possono raccontare..
Così è passato un mese e poi un altro e mi trovo a riprendere la tastiera in mano quando si cominciano a scegliere le uova di Pasqua.

Gio che ormai cambia lavoro con la frequenza con cui io cambio stivali, ha impiegato i due mesi forzati tra un impiego e l'altro a fare il Mammo.
Con la M maiuscola e a me la cosa è sembrata favolosa: se vince il partito della famiglia tradizionale verrò arsa su un rogo. Io e i lavori domestici viviamo un rapporto conflittuale, difficile negarlo.
Come donna di casa sono al limite del bipolare.  Attraverso momenti di isteria in cui pettinerei anche le frangette dei tappeti (dell'UNICO tappeto che ho), ma se devo fare la varechina chiamo mia madre visto che neppure io mi fido di me stessa.
Sogno una casa dove regni l'ordine perfetto, ma poi lascio che nella cabina armadio la roba da lavare si accumuli fino a creare dei piccoli Everest.
Ho una lavatrice da 8 chili e la faccio andare tre volte la settimana: neanche razzolassimo tutto il giorno in un campo di patate.
La signora che viene a stirare sta per affittare un castello in Scozia grazie all'incremento monetario che le assicura la nostra famiglia.
L'intera industria delle calze di cotone sta conoscendo una nuova primavera economica: il cesto dei panni da lavare le divora per farmi dispetto, c'è poco da dire.
L'alternativa è che Gio e Sonia ne buttino via una al giorno per puro sadismo.
In queste settimane, tornare a casa e trovare tutto in ordine, i panni ritirati, la cena pronta e i letti fatti mi ha dato qualche vertigine di piacere.
Purtroppo, per Gio non è stato altrettanto entusiasmante.
L'esperienza temo lo abbia provato,
In meno di un mese gli si sono incasinati gli esami del sangue e alzata la pressione come un qualsiasi ometto di mezza età.
Potrei vantarmi di avere esami perfetti, ma basta guardarmi allo specchio per constatare che quelle dannate rughette non sono fenomeni passeggeri, ma posso ormai chiamarle per nome.

Insomma la mezza età è arrivata ed è una vera schifezza.

E gioca brutti scherzi.
C'è chi si compra una moto o fa l'abbonamento in palestra, chi si fa l'amante o si compra il secondo bimby...
Ci abbiamo riflettuto, ma nessuna di queste opzioni faceva per noi.
Così abbiamo pensato di retta ad una certa vocina che ci ripeteva di continuo che tre, in una famiglia NON è il numero perfetto
Non per questa famiglia, almeno.
Vuoi mettere un sano, pari, tondo e definitivo "quattro"?
Quindi dopo aver giurato che mai, mai e MAI più mi sarei sottoposta alla tortura dei servizi sociali, che mai avrei ricominciato con libri, corsi, visite domiciliari ecco che ci risiamo.
Assistenti sociali, psicologi, tribunali...

Insomma, si ricomincia: sapete dove trovarci.