lunedì 30 gennaio 2017

Tra un cambiamento e l'altro...

(Settimana 4: dal 23 al 29 Gennaio)

Questo sarà un anno di cambiamenti. Alcuni mi auguro estremamente piacevoli (e altrettanto attesi, ormai lo sanno anche i muri), altri probabilmente lo saranno meno.
In un modo o nell'altro ho la netta sensazione che questo 2017 si porterà via un sacco della mia vita, così come ero abituata a viverla, a pensarla e ad immaginarla e vicino ad eventi che aspettiamo con trepidazione ce ne sono altri di cui proprio non sentivamo la necessità.
Ma la vita va avanti e non ti chiede il permesso, e ci si può solo adeguare e fare del proprio meglio.

Quindi questa settimana mi tengo sul vago e oscillo tra speranze e pensieri vari senza sapere se quello che sta per arrivare mi spaventa o se invece non prevalga la sana eccitazione che si dovrebbe provare di fronte ai grandi cambiamenti
Forse è un po' di tutto...




Aggiornamento adozione: terza, e dico TERZA chiamata da parte del Tribunale di Genova.
Anche questa volta non è andata...
Se questa è una gara di resistenza allora io e Gio stiamo dimostrando di essere fatti di materiale di ottima qualità. Questo però non rende più facile superare queste giornate e la centrifuga di emozioni che ti scatenano addosso.
Ma come ci dicono in tanti, soprattutto chi sa di cosa parliamo per esserci passato prima di noi, quando nostro figlio arriverà allora tutta la strada fatto improvvisamente avrà il suo senso.

domenica 22 gennaio 2017

...Wǒ shì nǚrén...

(Settimana 3: dal 16 al 22 Gennaio)

"WO SHI NU REN"

Questo, in poche parole, è quello che vado cantilenando da giorni nel disperato tentativo di  infilarmi in testa i rudimenti della pronuncia cinese.
E lo faccio enunciando incontestabili verità come "Io sono una donna" (wo shi nu ren, appunto) o "noi mangiamo della frutta" (Wǒ men zài chī shuǐ guǒ)

Quindi si, non scherzo, da queste parti si studia il cinese.
Perchè?
Perchè da quando abbiamo saputo che bisognerà aspettare Settembre prima che arrivi la tanto (tanto e tanto) attesa chiamata dalla Cina ho deciso che dovevo tenermi occupata.
Quindi ho tirato fuori il libro di Cinese e tra le lezioni prese da lì, e un milione di app per la pronuncia ho dato l'assalto al meraviglioso mondo degli ideogrammi .
Meraviglioso e complicatissimo: ci sono parole che non riuscirò a pronunciare neppure tra duemila anni

A detta di Gio i miei esercizi di pronuncia ricordano i lamenti di un gatto in fin di vita, ma non demordo e contino imperterrita ad aggirarmi per casa facendo prove di accenti e tentativi di costringere le mie italianissime corde vocali a pronunciare termini come Shui e Jiu (acqua e vino, per chi se lo stesse chiedendo...)



lunedì 16 gennaio 2017

Si ricomincia...

(Settimana 2: dal 9 al 15 Gennaio)

Siamo arrivati alla fine.
Dopo mesi di attesa, dopo progetti al limite del maniacale e dopo 21 giorni esatti di ferie scandite da impegni, cene, pacchi regalo, lucette, parenti e amici in visita, decorazioni e abusi calorici al limite del vergognoso anche quest'anno devo salutare il Natale.
Ieri i sono rassegnata a riporre nelle loro scatole anche albero e decorazioni:Natale ufficialmente è terminato e persino io mi devo rassegnare a ricominciare con la vita da adulti.
Lunedì scorso sono tornata al lavoro, sbuffando e lamentandomi come i bambini al primo giorno di scuola e ringraziando il gelo che si è abbattuto sull'Italia che tra allerte neve e venti ghiacciati mi permette di ignorare i menagrami che già parlano di fine dell'inverno e dell'arrivo dell'estate.

Nel frattempo ho una fame per cui mi mangerei un dinosauro.
Dopo essermi strafogata come se non ci fosse un domani mi ritrovo a rotolare come una palla medica. Ergo sono a dieta.
E quindi di pessimo umore!

Una telefonata a CIFA ci ha levato ogni speranza sulla possibilità che i tempi dell'adozione potessero essere brevi: prima di Settembre non è lecito aspettarsi novità.
Sono lieta di dire che lo sconforto è durato poco meno di un paio d'ore. L'adozione è pazienza, prima di tutto e piano piano lo stiamo imparando.
Speriamo solo che questa sia davvero l'ultima estate in due...

Mentalmente ho già cominciato il conto alla rovescia per il nostro prossimo Natale. Che esigo sia il primo in tre e a cui, quindi, non posso presentarmi impreparata :-)






lunedì 9 gennaio 2017

Accidenti all'Epifania...

Che tutte le feste si porta via?
Purtroppo si, ma visto che non sono una che si rassegna velocemente ho fatto in modo di godermi queste ferie fino all'ultimo secondo.
Ho concentrato in questa settimana tutto il meglio possibile.

Partendo con le Bughette (e Giulia) in visita per due giorni, con tanto di letto improvvisato sul pavimento, visione di film assolutamente inadatti alla loro età (e infatti dopo Il Colore Viola avevamo tutte gli occhi talmente gonfi a furia di piangere da chiederci se fosse saggio uscire per andare a cena fuori), discorsi campati in aria, uso smodato di feltro e brillantini e compiti da fare.
C'è stato anche un tentativo di fotografarle, ma le piccole si muovono come anguille e la grande fa più scene di me davanti ad un obbiettivo...insomma, ho fatto il possibile, ma ho collezionato solo foto mosse.
Visto che Giulia è stata dei nostri per la prima volta, la foto di repertorio questa volta tocca a lei (anche se la sua espressione da castoro non le rende affatto giustizia...).



Per il pranzo della Befana ci siamo assicurati una full immersion nella Famiglia, con la "F" maiuscola. Così a pranzo c'erano Francesco, le bimbe, la zia Ivana e tutti noi e nel pomeriggio sono arrivati altri membri sparsi della tribù.
Il casino che ne è scaturito è assolutamente indescrivibile e infatti Gio, notoriamente asociale, alle 16,30 ha battuto in ritirata ed è uscito dal suo studio solo alle 20,30 quando il campo si è liberato.
Per non farci mancare nulla, tra un brindisi e la famosa (e alcoolicissima) zuppa inglese della zia abbiamo avuto DUE ricoveri al pronto soccorso: prima Paolo, che ha fatto un triplo salto carpiato dalla sua moto da trial ed è stato ricucito come una cima e poi Marta messa ko dal mal di testa e con la famiglia in piena psicosi da meningite.

In entrambi i casi si è risolto tutto velocemente e senza conseguenze quindi ci permettiamo di scherzarci sopra.
Questa volta di foto ne abbiamo fatte a decine, la macchina passava di mano in mano con una facilità impressionante. Ne abbiamo di tutti i presenti, ma la mia preferita rimane questa...




Per il gran finale, per essere certa di non sprecare nemmeno un secondo di festa e di finire con il botto ecco che Sabato è toccato alle Unne a cena, tra chiacchiere, regali da nerd, brindisi e dolcetti.
Il povero Gio, preda della seconda influenza in due settimane, si è addormentato sul divano del mio studio, a suo dire, a forza di sentirci ridere così forte da sovrastare l'audio della partita in TV.
Temo non scherzasse. 
Come sugello alla serata abbiamo avuto il solito corredo di foto da imbecilli.
Le facce sceme con le cuginette si possono anche giustificare, ma con le amiche, in media ultra quarantenni, si dovrebbero considerare fuori luogo: temo però che la nostra maturità sociale abbia subito una definitiva battuta d'arresto.




lunedì 2 gennaio 2017

Fine anno, inizio anno...

(Settimana 52: dal 26 Dicembre al 1 Gennaio)

Anche Capodanno è andato. Quest'anno senza Mauri e Anita, che ci sono mancati davvero tanto, ma con una infornata di mamme, zie, zii e Chicco a cui dobbiamo una serata piacevolissima, grazie ad uno zio Roberto in grande spolvero che ha tenuto banco per tutta la sera.

Come al solito, metterli in posa per una foto di gruppo è stato più complesso che organizzare lo sbarco in Normandia, ma alla fine qualche scatto rachitico sono riuscita ad ottenerlo tra selfie un po' inquietanti per fare gli auguri a Marta,


 ritratti del gatto, che è l'unico che si lascia ritrarre senza discutere,



e la classica foto intorno al tavolo in cui tutti preferirebbero essere altrove piuttosto che davanti all'obbiettivo.
Ma su questo punto non transigo: le foto sono fondamentali per documentare la storia di famiglia quindi che si lamentino o meno, rompo le scatole fino a che non riesco a strappare un paio di scatti passabili



Bisogna ammetterlo: il 2016 non è stato l'anno più semplice del mondo. Nonostante buoni propositi e tanto impegno, l'attesa si è fatta sentire e l'ottovolante emotivo degli ultimi mesi, tra chiamate del tribunale e presunti ritardi nelle adozioni in Cina non è stato facilissimo.
Qualche casino lavorativo, non ancora risolto, ha chiuso il cerchio.
Il fatto che questo fosse un anno bisestile, quindi notoriamente iellato (non che io sia superstiziosa, ma perchè sfidare le credenze popolari?) non ha aumentato il suo fascino ai nostri occhi e per questo ne abbiamo salutato la fine con particolare gioia.

Faccio presente fin da ora al 2017, che ho grandi aspettative nei suoi confronti, e che mi aspetto di arrivare al suo termine con tante novità, di cui almeno una strettamente legata al numero dei componenti di questa famiglia.
E visto che chi ben comincia si dice essere a metà dell'opera, abbiamo iniziato l'anno con l'ormai tradizionale bicchierata del primo Gennaio con i soliti noti, per partire fin da subito circondati da persone a cui vogliamo bene.



Da oggi inizia la mia ultima settimana di ferie, che intendo trascorrere tra casa, libri, lavoretti creativi e bughette in visita.
Insomma il normale programma di una donna mostruosamente pigra che si può godere un'altra lunghissima settimana di riposo.
Ah. ovviamente intendo infilarci almeno una cena con le Unne e una con Francesco e famiglia...

E magari pure un paio di salutari camminate sul condotto, ma solo perchè se non cerco di correre ai ripari mi sarà più facile rotolare che camminare...