lunedì 25 gennaio 2016

Terza Settimana: dal 18 al 24 Gennaio

Terza settimana di questo 2016, tutta passata aspettando solo Venerdì e Sabato per la prima parte del corso Cifa per l'Adozione Internazionale che abbiamo seguito nella sede di Torino.
Due giorni interamente dedicati alla Cina e a quello che ci aspetta.
Sono state due belle giornate, non c'è che dire.
Intanto, perchè dopo giorni ad occuparcene siamo, finalmente riusciti a consegnare nelle mani di Benedetta il famigerato Dossier.
Completo, finito e mi auguro, a prova di pignoli funzionari cinesi.
Con le feste di mezzo ci abbiamo messo tre settimane a raccogliere i documenti richiesti e quando qualcuno mi dirà che la Burocrazia Italiana è una pastoia insopportabile non potrò che dargli ragione.
Abbiamo vissuto tra documenti da richiedere e compilare, template da seguire, lettere di amici e parenti da far firmare, esami del sangue da fare, certificati medici da richiedere e dichiarazioni da firmare, controfirmare e autenticare. E poi la legalizzazione dell'autenticazione e uffici dove consegni i tuoi documenti la mattina e puoi ritirarli timbrati il pomeriggio, altri in cui consegni la mattina e li ritiri la settimana dopo, ma devi ricordarti di chiamare comunque dopo tre o quattro giorni e uffici in cui, invece, ti presenti e ti guardano come se non avessero neppure mai sentito la parola adozione.
E non dimentichiamo il balletto dei timbri perchè sembrerebbe ovvio, ma è difficile far capire al funzionario di turno che quei maledetti timbri devono essere tutti perfettamente leggibili e possibilmente dritti
Insomma, come tanti prima di noi, ci siamo trovati di fronte ad una matrioska di carte bollate da mal di testa.

So che molte coppie, dopo mesi di attesa della fatidica chiamata, passati con le mani in mano, senza aver nulla da fare se non aspettare, arrivano a dire che quasi rimpiangono il delirio di valutazioni psicosociali e giri per ente e produzione di scartoffie, ma ora come ora noi siamo soltanto sollevati.
Consegnare questo dossier è stata una vera liberazione.

Ma la menzione d'onore di questa fine settimana non va alla gioia di aver terminato i documenti ne al corso, per quanto sia stato interessante, ma va a Valentina ed Andrea, i nostri compagni di avventura.

Perchè a loro ci lega una tale quantità di coincidenze che anche a non crederci è difficile pensare che non sia destino, per noi, dividere questo percorso.
Gio e Andrea hanno fatto il liceo assieme, prima di perdersi di vista con l'Università. Io, Gio e Valentina, prima ancora che lei e Andrea si conoscessero, abbiamo lavorato per anni nella stessa azienda e poi ci siamo persi quando lei ha cambiato lavoro.
Ci siamo rincontrati, tutti e quattro insieme per la prima volta, nello studio del ginecologo a cui avevamo affidato i nostri sogni di maternità. E un anno dopo, senza esserci mai più sentiti, ci siamo trovati faccia a faccia al nostro primo corso informativo sull'adozione.
E a quel punto abbiamo fatto in modo di smetterla di perderci di vista.

Questa era la prima volta che passavamo due giorni fuori assieme, e ammetto che ero un po' preoccupata, perchè a volte, anche se le persone ti piacciono molto, una prolungata esposizione può far venir fuori attriti...e invece è stato chiaro fin dai primi dieci minuti in treno che sarebbe stata una grande esperienza.
E' stato bello e inteso e importante quello che abbiamo condiviso in questi giorni. ma soprattutto, ci siamo divertiti, e la capacità di divertirsi non andrebbe mai sottovalutata quando sei nel pieno di uno dei percorsi più stressanti e stancanti che ci siano.

Ah...solo una foto, quella del cartellone che abbiamo disegnato, insieme agli altri partecipanti, al Corso.




Devo però ammettere che l'essere sollevata probabilmente non migliora le mie performance e infatti, siamo partiti per questi due giorni a Torino e solo sul treno mi sono accorta di aver sbagliato la prenotazione dell'albergo: così abbiamo passato una notte in un albergo e la seconda in un'altro, tanto per non annoiarsi troppo.

lunedì 18 gennaio 2016

Tra medici e scartoffie... (Settimana 2: dal 11 al 17 Gennaio)


Certificato medico integrativo ottenuto!

Per farlo mi è toccata una visita dallo specialista, una mattina al Gaslini dove al pagamento del ticket mi hanno chiesto dove fosse mio figlio e guardata con un filo di sospetto quando ho precisato che la visita era la mia e una seconda incursione alla ASL, dove ho fatto un'imboscata al gentilissimo medico che a Dicembre ci ha firmato di straforo il primo certificato...credo cambierà sede per non farsi ritrovare.
Ma con questo abbiamo finito.
E non ci siamo neppure uccisi, nel frattempo...e a volte non è stato semplice, lo giuro.

Invece credo seriamente dovrò disattivare il mio account Amazon: troppi libri, troppo a portata di mano.
Deleterio per le mie finanze (ma fantastico per la mia libreria...)


lunedì 11 gennaio 2016

Iniziamo il nuovo anno

... dal 1 al 10 Febbraio.
e' un po' più di una settimana, lo so, ma veniva più facile accorpare insieme i primi giorni dell'anno.
Vorrei poter dire che sono stati giorni dediti alla morigeratezza, per smaltire fatiche culinarie e le abbuffate delle feste, ma  qui il Natale va avanti come minimo fino all'Epifania e quindi la realtà è che abbiamo continuato a organizzare, cene, merende e brindisi vari.
Partendo, ovviamente, dalla nostra festa del primo dell'anno.
Che oltre ai soliti, quest'anno ha annoverato tra i presenti anche Mauri, Anita e Luca, che si sono fermati dormire dopo il cenone di Capodanno.


L'idea è sempre quella, lodevolissima, di far fuori tutti gli avanzi...ma probabilmente pecchiamo nella realizzazione visto che, alla fine, anche questa festa diventa per noi l'ennesima scusa per riempire una tavola e rimpinzarci con amici e vicini.


Per inciso, dopo questa tornata di festeggiamenti, sospetto fortemente che mia madre sia ormai in odore di alcolismo. D'ora in poi devo tenerla lontana da Gio.
Marta non ha neanche questa scusa...


2 Gennaio, altra cena, altro pezzo di famiglia in visita. Anche se con Francesco ci vediamo con una discreta regolarità tutto 'anno non è pensabile un Natale in cui non ci si faccia gli auguri tutti assieme.

Le mani che spuntano sono di Sabrina, che non si dica che è stata esclusa dalla foto di famiglia.


Ah, piccolo regalo da parte delle Bughette, tutto per me. Temo di essere arrivata in ritardo una volta di troppo... Gio, che lotta ogni mattina per farmi uscire per tempo da casa ha gongolato parecchio...


Ok...evidenti problemi di messa a fuoco, ma almeno non mi si vedono le occhiaie...e non è un risultato da poco.


venerdì 1 gennaio 2016

Il Gran Finale: Capodanno (la nostra Cinquantatreesima Settimana)


31 Dicembre, anche il 2015 è arrivato alla fine.

Senza dubbio l'anno più intenso e difficile e faticoso che io abbia mai vissuto. Ma probabilmente, anche uno dei più belli. Abbiamo ristrutturato casa, ottenuto l'idoneità all'adozione, studiato e letto come non mai e dato mandato al CIFA. Ci siamo divertiti, arrabbiati, stressati, amati, stancati e goduto ogni momento...



E visto che è stato un anno in cui amici e parenti ci si sono stretti intorno in maniera commovente non c'era modo migliore di salutarne la fine se non passare l'ultima sera con qualcuno di loro.

Quindi,  alla nostra cena di fine anno abbiamo invitato Mauri, Anita e Luca... 



Insieme alle irriducibili, ovviamente: mamma e zia. Loro ci sono sempre.
Prima o poi, lo so, dovremo affrontare questa storia del cordone ombelicale che nella nostra famiglia non è più lungo di 20 centimetri. Sono certa che questa incapacità di fare due passi da soli farebbe impazzire qualsiasi freudiano che si rispetti...ma per ora fingiamo sia normale stare sempre assieme e io ringrazio di aver sposato un uomo paziente, che non chiede il divorzio per l'eccesso di presenza di DUE suocere.


Il programma? Scarso e poco creativo: abbiamo fatto i ravioli in casa, il pollo con i funghi, un sacco di antipasti e ci siamo fregati le mani alla vista del pentolone di cinghiale che hanno portato loro e poi, ci siamo semplicemente goduti la serata. Chiacchiere, brindisi, progetti e ovviamente il conto alla rovescia in TV (che poi abbiamo scoperto essere sfalsato di quasi 4 minuti...), per rispettare proprio tutte le tradizioni.


Ovviamente, se passi il capodanno con la Supermega non puoi stupirti se alla fine lei non avrà pietà alcuna del fatto che si sia tutti stanchi, provati dal troppo cibo e pure un po' alticci, ma costringerà l'intero gruppo a giocare a tabù fino alle tre del mattino facendoti divertire così tanto che credo Gio pretenderà un gioco da tavolo come regalo per il suo prossimo compleanno.

E sai già che ti addormenterai sentendo Mauri che russa come un trattore mentre dorme a tre stanze di distanza da te con Osvaldo sulla pancia.


Credo sia stato uno dei capodanni che ho amato di più: tranquillo, domestico e sereno...senza nulla di esagerato o strano o stupefacente. Solo tante persone che si vogliono bene e tirano tardi la sera.
Unico elemento inatteso la ripida discesa nell'alcolismo di mia madre. Dopo 60 anni da astemia rigorosa si è scoperta grande estimatrice di bollicine e affini. Lasciarla in balia di Mauri e Gio temo l'abbia rovinata per sempre.



Quindi, arrivederci 2015...