lunedì 30 maggio 2016

Bughette...

(Settimana 21: dal 23 al 29 Maggio)

Fine settimane tra donne...o meglio, tra una donna che si leverebbe volentieri 5 o 6 anni di dosso, un'adolescente che sembra già una ventenne e una quasi teenager che è probabilmente più sveglia delle altre due messe insieme.

Non siamo molto varie in quanto al programma, si vede che si sta bene con poco. Passo a prenderle e iniziamo a chiacchierare in macchina, arriviamo a casa e chiacchieriamo mangiando patatine e cioccolata, poi film strappalacrime (per me e la Bea, mentre Margherita sprizza creatività da tutti i pori e si sbizzarrisce al tavolo scrap), con biscotti e caramelle, chiacchiere varie, trucco e parrucco e cena fuori, in ristoranti "da grandi".
E dopo il dolce, che di solito non riusciamo neppure a finire, ancora chiacchiere, per la strada, in macchina e a casa, tisana e un ultimo film prima che sia così tardi da non riuscire più a tenere gli occhi aperti.
Il mattino dopo si ricomincia, il primo fiume di parole esonda già nel lettone, poi due ore di studio e altri discorsi e film girati prima ancora che loro nascessero, tra patatine al bacon e nutella in attesa che vengano a riprenderle...e sperando sempre ritardino una mezz'ora.
Non vincerò il premio di migliore educatrice dell'anno, temo, ma non sono una madre per ora, quindi mi godo il lusso di non dover insegnare nulla e poter viziare senza ritegno!


Spero loro facciano altrettanto con la Giraffina




lunedì 23 maggio 2016

Settimana 20 dal 16 al 22 maggio


Facciamo una doverosa premessa, Noi, questa attesa di nostro figlio abbiamo deciso di viverla.
Viverla sul serio e non lasciare semplicemente che il tempo passi tutti focalizzati solo su quello che deve arrivare.

Abbiamo pure un bel piano d'azione: vedere tanti amici (e questo è facile), uscire di più (già meno, siamo due pigroni), provare qualcosa di nuovo, viaggiare un po', rimetterci in forma (dolenti note), occuparci della nostra casa e non pensare troppo al tempo che passa e per ora stiamo seguendo il programma con un successo che quasi mi stupisce.
Soprattutto stupisco me stessa: non guardo istericamente il telefono aspettando la fatidica chiamata, non sussulto penosamente ogni volta che il succitato telefono squilla e non conto neppure i giorni che ci separano dalla scadenza del nostro tempo virtuale.
E me ne compiaccio, perchè credevo sarei stata veramente ingestibile in questa fase (ma mi riservo il diritto di perdere il controllo da Settembre in poi...)

Iniziamo solo ora a fare qualche piccolo ragionamento sulla futura cameretta, senza esagerare, giusto dirsi che servirà comprare un armadio e ringraziare delle dotazioni che decine di cuginetti ci hanno lasciato in eredità.

Questa ventesima settimana si è uniformata in pieno a questi standard: più o meno dedicata a casa, lavoro, Gio e mamme (quella di Gio è appena tornata dalla Sardegna e ci ha aggiornato, con dovizia di particolari sulla ristrutturazione della casetta tra gli ulivi che ci accoglie ogni estate).
A parte improvvise giornate di pioggia il caldo sembra davvero arrivato e mi sa che è tempo di fare gli armadi.
Insomma, la solita sana e rassicurante normalità.

Fino a Giovedì, giorno di libero per entrambi. Volevamo passarlo in giro per mobili, ma l'allerta meteo (si, l'ennesima. A Genova ormai, viene proclamata una "allerta meteo" a settimana) ci ha spento ogni entusiasmo.
Siamo usciti di casa solo nel primo pomeriggio, quando ha smesso di piovere e ci siamo limitati ad un giro alla Maison du Monde luogo che, per definizione, dovrebbe provocare in Gio reazioni al limite dell'allergia...
E invece no.
Nel reparto bambini mio marito si è, letteralmente, illuminato come una lampadina da 600 watt.
Ha avuto una epifania al cospetto di un lettino.
E in un secondo mi ha informata che la Giraffina non poteva avere un banale letto, ma doveva avere proprio quello, una specie di sala da ballo materasso munita con tanto di struttura a castello e lucine decorative.
Praticamente la Versailles dei lettini per bambini.
E vai a spiegargli che quel letto era talmente grosso che avrebbe occupato metà della camera e non c'entrava nulla col resto dell'arredamento di cui avevamo già parlato

Nulla da fare, l'Alfiere del risparmio, il Re della spesa oculata, il Monarca della perfetta gestione delle finanze domestiche ormai era preso da folle amore per un lettino con baldacchino e che importa che costasse tanto come un paio di rate del mutuo.
Ho dovuto portarlo via  a furia di minacce e promesse e già so che passeremo giorni a discutere su questo acquisto.

E tutt'ora penso mia marito stia tramando nell'ombra  per comprare quel dannato letto di nascosto e farmelo trovare, già montato, in casa





Ah, la foto con il mappamondo non sono proprio riuscita ad evitarmela, l'ho vista su decine di servizi fotografici pre adozione e dovevo averla :-)

lunedì 16 maggio 2016

...del mancato viaggio ad Amsterdam


(Settimana 19: dal 9 al 15 Maggio)

Questa settimana doveva essere dedicata tutta al mio ultimo viaggio con le Unne.

Ne abbiamo parlato per mesi, il mio "Ultimo" viaggio tra amiche pre-adozione. L'ultimo per un po', ovviamente, non è che penso di murarmi viva solo perchè (forse) riuscirò a fare la madre, ma questo bambino l'abbiamo aspettato talmente tanto che immagino all'inizio dovranno usare le bombe a mano per farmelo mollare.
Questo quindi era il viaggio in cui divertirsi solo con le amiche  prima che io mi buttassi  in quell'avventura incredibilmente emozionante (e parecchio impegnativa) che sarà l'essere una mamma.

E io ci tenevo!
Ad andarmene in giro per una città mai vista, scattare un sacco di foto, fare una pausa ogni ora perchè così facciamo noi, chiacchierare per tutto il giorno e rievocare quel nostro primo viaggio, di quasi 10 anni fa, quando ci siamo accorte di essere diventate amiche senza quasi capire come.
Mi ero anche preparata per bene: avevo speso un patrimonio per un assurdo paio di scarpe comode (io, che normalmente uso i tacchi anche per andare ad un picnic), avevo scelto, lavato, stirato e profumato tutti i vestiti da portarmi...ed erano pronti da una settimana almeno.
Avevo persino provato tutti gli abbinamenti, risparmiato per uno shopping matto e disperatissimo tra i canali, imparato a memoria la guida turistica e organizzato un itinerario serratissimo ben sapendo che avremo finito per farne saltare più di metà.
E il resto delle Unne ci teneva altrettanto. Dopotutto a volte capita di aver davvero bisogno di staccare la spina.

Ma Lunedì mattina la sorte ci ha messo lo zampino.
Lalla ci ha avvisate che non sarebbe potuta partire per improvvisi e improrogabili impegni familiari (a meno che non pensasse di abbandonare entrambi i suoi figli su un marciapiede...)
Noi altre abbiamo prima sperato in uno scherzo di pessimo gusto, poi invocato un intervento divino e alla fine accarezzato l'idea di partire in tre...ma nessuna se l'è sentita: le Unne quattro sono e quattro restano e nessuna riusciva ad immaginarsi a divertirsi mentre una di noi era rimasta a casa.
Così abbiamo rinunciato al viaggio.
Disdetto l'albergo e perso pure i soldi del volo.
L'umore, lo ammettiamo non ne ha giovato.
Quello che non potevamo sapere era che eravamo solo all'inizio. Da Giovedì sera, giorno prima della prevista partenza è capitato di tutto

Lalla è stata inghiottita da un buco nero ed è sparita tanto che per un po' ci siamo chieste se i suoi figli non l'avessero fatta a pezzi per gioco e seppellita in giardino Paola non era ancora tornata a casa dal lavoro che già i sintomi dell'influenza si facevano sentire e l'hanno lasciata solo per permetterle di buttarsi tra le braccia di un attacco di cistite con conseguente overdose di antidolorifici.
Intanto mia madre ha deciso che era il momento di dare uno scossone alle nostre vite e ha pensato bene di ignorare per una settimana una pressione salita alle stelle, con conseguente ricovero d'urgenza e ore passate al pronto soccorso ad aspettare che la rimettessero in piedi (dove, una volta stabilizzata è riuscita a rompere le scatole come solo lei sa fare...)
Dal giorno dopo è toccato a me e la Stewin improvvisamente preda di tosse, mal di gola e un principio di febbriciattola che abbiamo deciso di ignorare stoicamente.

Insomma, probabilmente non partire ci ha salvato la vita: con la dose di sfiga che ci stavamo portando addosso il nostro aereo sarebbe esploso prima ancora di staccarsi da terra.

Ah, la genitrice sta meglio e lo dimostra il fatto che Lunedì abbia deciso di farsi portare in giro a far shopping.
E che la congiuntura astrale remasse contro lo dimostra il fatto che nonostante fossi armata da intenzioni bellicose io abbia finito con il non comprarmi niente di niente!

L'unica foto della settimana ritrae proprio il posteggio dove abbiamo lasciato la macchina prima di iniziare la nostra mattinata di spese.
Lo so non è granchè, ma con giorni come quelli appena passati era difficile fare di  meglio.



lunedì 9 maggio 2016

E' Maggio!

Settimana 18: dal 2 all'8 Maggio

...piccoli anticipi di primavera e disperati tentativi di dedicarsi con costanza a rimettersi in forma...

Facciamo due passi sul condotto, mentre il resto della settimana è scivolato via senza troppe sorprese o pretese.




domenica 1 maggio 2016

Telette di Primavera per Fate le Ceative!

Anche questo mese sono ho avuto il dote qualche meraviglia dallo shop delle fatine e ho usato i materiali ricevuti per una serie di piccole tele decorate.

Trovate il post integrale sul loro Blog: questa è solo un'anticipazione del mio ultimo lavoretto.