domenica 20 maggio 2018

Prima settimana di lavoro

(Settimana 20: dal 14 al 20 Maggio)


Il bilancio della prima settimana di lavoro è presto detto: una stanchezza pazzesca!
Credo non potesse essere altrimenti.
Dopo un anno a prendermela comoda portando Sonia a scuola per poi tornare a casa a fare yoga, tra una tazza di the, una lavatrice e un caffè con un'amica, ecco che mi ritrovo, da un giorno e l'altro, ad arrancare tra orari, pause pranzo e ore di lavoro in cui devi proprio lavorare e basta.
Diciamolo: non c'ero mica più abituata!
Ad aumentare le novità, ho avuto il mio battesimo del fuoco sui mezzi pubblici, che non usavo da circa quindici anni. Ed eccomi così a barcamenarmi tra autobus stipati come Zara il primo giorno dei saldi, appiccicata a persone che chiaramente ritengono un'adeguata igiene mattutina un inutile orpello, mentre maledico chi sosta sulla corsia riservata ai mezzi pubblici rallentandoli inevitabilmente ed inseguo la metro nel disperato tentativo di guadagnare i tre minuti necessari per una colazione al bar.
Il tutto sui tacchi, mi pare ovvio!

Riguardo il lavoro vero e proprio, non sapendo nulla di sanità e affini, per ora mi sforzo di imparare più cose possibili, il più velocemente possibile. E nel farlo mi sono trovata a dubitare della mia intelligenza almeno un paio di volte al giorno. Ad esempio, come è possibile che mi ci vogliano 4 tentativi a vuoto prima di riuscire a scannerizzare un codice fiscale?
Ho poi scoperto sulla mia pelle che su duemila metri quadri (effettivi) di ufficio perdersi è piuttosto facile. Soprattutto se hai il senso dell'orientamento di una tartaruga ubriaca.
Non si contano i medici, infermieri e tecnici di laboratorio che mi hanno trovata a vagare senza meta e mossi a pietà mi hanno rimessa sul corridoio principale.
Insomma, passo le mie giornate girando munita di quadernone e penna chiedendo lumi a chiunque ne sappia più di me.
Quindi anche l'addetto del montacarichi.

Sonia dal canto suo ci tiene a farmi sapere che sono poco presente e si vendica rimanendomi attaccata come una tellina per tutto il fine settimana. Letteralmente.
Immagino potesse andarmi peggio.

domenica 13 maggio 2018

Da domani si riparte!



Dopo un anno a fare la mamma e niente altro (come se fosse poco), è venuto il momento di ricominciare.
Finalmente, aggiungerei, perchè temo di essere un po' troppo nevrotica per sfogare le mie ossessioni nel solo campo dell'educazione minorile.
Rischio di tramutarmi nella versione horror di Tata Matilda.

Quindi, con somma gioia del bilancio familiare, delle nonne che odiano le mie regole, di Sonia che finalmente farà i compiti senza temere la corte marziale e di mio marito che detesta la mia versione di casalinga disperata (e psicopatica) da domani si ricomincia: con un nuovo lavoro, nuove sfide e spero nuove soddisfazioni.
Quindi oggi giro definitivamente le spalle alla porta che ho chiuso poche settimane fa e da domani potrò andare a vedere cosa c'è dietro quel portone che si è aperto per me.
Incrociamo le dita!