(sempre la nostra sedicesima settimana...)
Be, si, c'è davvero poco da dire...abbiamo passato il fine settimana a festeggiare, con amici, parenti, vicini, conoscenti: con chiunque volesse dividere con noi questo momento.
Venerdì, 4 ore dopo il grande annuncio, siamo andati a lavorare, ma credo di aver lavorato davvero poco, perché ricordo solo di aver ripetuto e ripetuto ancora la storia della più bella telefonata della nostra vita a chiunque venisse a chiedermi come andava.
Avrei dovuto fare più fotografie, non faccio che ripetermelo, per documentare ogni faccia sorridente che ci siamo trovati di fronte, per ricordare tutte le risate, gli abbracci, le congratulazioni che abbiamo ricevuto. Vorrei tanto aver tenuto traccia degli occhi lucidi, delle telefonate che non ci aspettavamo, degli amici che hanno pianto e di quelli che hanno urlato di gioia. Vorrei aver tenuto un diario di quei momenti, ma anche se non l'ho fatto ce li portiamo tutti nel cuore.
Sabato mattina abbiamo fatto sapere che chi voleva venire a brindare con noi non doveva che presentarsi: i primi amici sono arrivati alle tre, gli ultimi se ne sono andati alle due di notte...e Mauri è rimasto pure a dormire.
Ed è stata una giornata magica. E di tutta quella giornata è rimasta solo una foto mossa, sbilenca e mal inquadrata: l'unica che forse non serviva fare, perchè Mauri e le Unne sono sempre con noi.
(e si, abbiamo facce un po' stravolte, ma stavamo ridendo, brindando e mangiando dalle sette di sera...)
Però mi sono ricordata di fotografare le rose che mi ha portato il neo papà... che non si ricorda mai dei fiori a nessuna festa comandata, che non se li ricorderebbe neppure se glieli chiedessi con una domanda in carta bollata, ma ne porta un fascio quando proprio non te lo aspetti.
E forse, proprio per questo, sembrano ancora più belli...