martedì 26 aprile 2016

Settimane 16 e 17... una novità dietro l'altra...

...e per una volta non si parla di adozione,. il che ha del miracoloso, lo so.

Con Gio abbiamo pensato che quest'anno non andava buttato aspettando e basta, ma che dovevamo provare a godercelo: rimetterci in forma, viaggiare un po', stare all'aria aperta, vedere più amici. Insomma, non vogliamo sprecare i nostri ultimi mesi da "coppia"...

I buoni propositi ci sono tutti, La realizzazione a volte lascia un po' a desiderare. Ad esempio sulla dieta, per ora, procediamo pessimamente, visto che ogni giornata storta sul lavoro viene usata per giustificare un abuso di carboidrati o una indigestione di caramelle e finiamo sempre con ilpreferire le riunioni famigliari alla vita sociale, ma per lo meno ci stiamo impegnando...

Domenica però, dopo un infinito sabato lavorativo, ho lasciato Gio alla sua partita, ho dato un metaforico calcio alla mia spropositata pigrizia e con la Zia ci siamo aggregate a Francesco e famiglia (e amici) per un giretto a Finale.
E questo è decisamente fuori dagli schemi per una che, come me, normalmente considera vita all'aria aperta l'uscire di casa per ritirare la posta.
Come se questo non bastasse a strappare mugolii di sorpresa, l'essermi avventurata in piena natura non è neppure la cosa più sorprendente che io abbia fatto. Perchè la foto è sfocata e presa da lontano, ma posso giurare che quella macchia nera sulla roccia sono io, proprio io, mentre scalo la mia prima paret(ina)
Scalare non è il verbo più corretto, lo so, visto che più di metà della mia ascesa è dovuta alla forza di mio cugino che mi ha letteralmente issata un passo dopo l'altro, ma sta di fatto, che lassù ci sono arrivata.

Certo, forse avrei dovuto farmi spiegare come si scende, PRIMA di trovarmi appesa là in cima, così forse avrei evitato di rimbalzare ingloriosamente come una palla da ping pong contro la parete, ma ritengo questo solo un piccolo errore trascurabile.
Dopotutto mi sono divertita tantissimo, non è questo l'importante?

(ovviamente i Cugini hanno tutto un altro stile e sarebbero le loro di foto che andrebbero pubblicate e guardate...)



Lunedì 25 Aprile
....tutto quello che c'è da dire sulla settimana 17...

Presa dal vento delle novità, Lunedì ho santificato il 25 Aprile facendo qualcosa di ancora più sconvolgente: mi sono data al giardinaggio, questa volta con l'ausilio di un quasi_soddisfatto_Gio.
E anche in questo caso devo ammettere che è stato più piacevole del previsto. Zappettare, istericamente, dentro un'aiuola aiuta a scaricare un sacco di stress. 
Certo il fatto che io riesca ad ammazzare anche le piante grasse non è di buon auspicio nè per i vasi dei miei "odori", nè tanto meno per la rosa che ho aiutato a rinvasare, ma a questo penserò più avanti...


Ovviamente, ora ho dolori a muscoli che sono certa non avevo mai disturbato prima di ieri: la giusta punizione per una vita fissa ad una scrivania...

lunedì 18 aprile 2016

Settimana 15: slalom tra pranzi e cene e amici vari...


(...dall'11 al 17 Aprile)

Settimana dalla vita mondana intensa.
Insomma, intensa per due che normalmente trovano che il massimo del divertimento sia starsene a casa buoni e bravi...
Nelle ultime settimane abbiamo avuto la vita sociale di un paio di moffette in letargo e iniziavamo a trovare inquietante il richiamo che divano e copertina della nonna stavano esercitando su di noi.
Quindi abbiamo cercato di tornare tra i vivi, staccarci dalle nostre maratone di serie TV, dalle abbuffate di film, dai libri e dalle chiacchierate oziose fino a tarda sera.

Abbiamo iniziato alla grande: invitando Valentina e Andrea a cena da noi. Un po' per festeggiare, in anticipo, il compleanno di Gio, ma soprattutto perchè non ci vedevamo da più di un mese.
e sentivamo proprio la loro mancanza.
Ora a costo di apparire svenevole, la realtà è che con loro ci sentiamo "a casa"...ed è una gran bella sensazione.





Abbiamo passato la solita piacevole serata, fantasticato su quello che sta per succedere alle nostre famiglie e parlato fino a farci venire mal di testa.
Nella foto di gruppo ero assente, visto che qualcuno dietro la macchina fotografica ci deve pur stare, quindi, a beneficio dei posteri: eccomi..alle prese con un fondino di vino che da quasi astemia NON avrei proprio dovuto bere.


Martedì 12 è stata la volta dei festeggiamenti per il compleanno di Gio.
A differenza mia, lui non ama le grandi adunate, le feste a sorpresa e i fiumi di amici e invitati.
Quindi come ogni anno ci siamo limitati ad un pranzetto intimo a casa di sua madre, con pochi parenti selezionati.

Questa volta però la parte dell'invitata d'onore l'ha fatta Matilde, rubando completamente la scena a Gio.



Lo ammetto, l'ultimo biberon che ho dato risale a 15 anni fa ed era per Beatrice a cui mi lega un feeling indiscusso e mai più sperimentato, quindi ero lievemente emozionata...


Dopo settimane tra influenze e pigrizia e altre con la vita sociale ridotta ad un patetico lumicino, in questi sette giorni siamo riusciti ad invitare amici, a cena, anche sabato sera. 
Praticamente un miracolo.
E' toccata agli amici storici di Giovanni, quelli del liceo, che non avevamo ancora invitato per una cena come si deve ed era d'obbligo rimediare.
Devo confessarlo: io adoro invitare gente a casa, credo si sia visto, ma allo stesso tempo vivo l'invito sempre come un piccolo esame da superare. Soprattutto la prima volta in cui qualcuno viene da noi. Non sono capace ad invitare per una pizza e basta. Ho sempre paura che le persone non mangino abbastanza, non si sentano coccolate, non stiano abbastanza bene, quindi l'invito, tende a diventare anche un lieve forma di stress...mia e del malcapitato che mi sta intorno.
Una salsa con poco sale o un soffritto che rischa di bruciare può scatenare nevrosi raramente viste.   

Come sempre, invece, superate le paranoie, è andato tutto liscio. (a parte una mousse al cioccolato troppo densa...e non mi era mai successo, accidentaccio!) .
L'ennesima serata piacevolissima, senza particolari pretese,, che ultimamente ci capita davvero di frequente.

Vuoi vedere che con l'età che avanza anche io sto imparando a rilassarmi?




lunedì 11 aprile 2016

Finito Marzo, comincia Aprile... (settimana 14: dal 4 all'11 Aprile)

...non c'è molto da dichiarare.
Dopo l'emozione di saperci ufficialmente sul Portale Cinese, di essere tra quelli che aspettano LA chiamata, i giorni che sono seguiti sono stati tutti abbastanza tranquilli.
Una settimane in cui si è lavorato tanto e fantasticato ancora di più.
Ci siamo lasciati prendere un po' dalla pigrizia e ce ne siamo rimasti tra noi: serate tranquille, sul divano con tisana in mano e gatto sulla pancia a guardare qualche film, o a fare pronostici su quello che ci aspetta.

Anche le belle notizie hanno bisogno dei loro tempi per essere assimilate...

lunedì 4 aprile 2016

Siamo in Cina!!

(... tredicesima settimana...)

...o come ha detto una persona che mi è molto cara: Siamo in Cin(t)a! Perchè dall'essere in Cina all'essere in cinta c'è solo un "T" di differenza..

Dopo aver passato giornate con il fiato sospeso e in preda all'ansia e le notti tra insonnie e pensieri vagamente cupi finalmente è ufficiale: abbiamo superato il famigerato Console Cinese!
I nostri documenti sono stati vagliati, scrutati, esaminati al microscopio e ce l'hanno fatta!
Dal 30 Marzo siamo a tutti gli effetti sul Portale Cinese (che detto così sembra sempre una figura mitologica). In parole povere significa che, da ora, ogni giorno potrebbe essere il giorno della fatidica chiamata.
Ovviamente l'esperienza ci dice che molto probabilmente verremo chiamati intorno a Febbraio 2017 (o magari un pochino prima se siamo tra i fortunati a cui capita), che detto così può sembrare distantissimo, ma in realtà è "solo" tra una decina di mesi.
E diciamolo, dieci mesi è quasi il tempo di una gravidanza naturale!

Insomma, in un percorso che dura quasi tre anni, noi ne abbiamo già visti passare due. Ormai siamo a pochissima distanza dalla meta, e l'inizio di questo viaggio si è allontanato così tanto che sembra essersi quasi sbiadito...
Quindi, anche l'attesa, oggi è più facile da gestire.


...ovviamente un evento di tale portata non poteva che essere accompagnato da devastazioni varie ed eventuali. Così da Lunedì e per tutta la settimana non ho fatto che trascinarmi per casa con mal di testa, mal già gola, ossa rotte, febbrone da cavallo e nausee di varia portata. Ma ammettiamolo, ci vuole ben più di una insulsa influenza per appannare un'emozione del genere...