Terza settimana di questo 2016, tutta passata aspettando solo Venerdì e Sabato per la prima parte del corso Cifa per l'Adozione Internazionale che abbiamo seguito nella sede di Torino.
Due giorni interamente dedicati alla Cina e a quello che ci aspetta.
Sono state due belle giornate, non c'è che dire.
Intanto, perchè dopo giorni ad occuparcene siamo, finalmente riusciti a consegnare nelle mani di Benedetta il famigerato Dossier.
Completo, finito e mi auguro, a prova di pignoli funzionari cinesi.
Con le feste di mezzo ci abbiamo messo tre settimane a raccogliere i documenti richiesti e quando qualcuno mi dirà che la Burocrazia Italiana è una pastoia insopportabile non potrò che dargli ragione.
Abbiamo vissuto tra documenti da richiedere e compilare, template da seguire, lettere di amici e parenti da far firmare, esami del sangue da fare, certificati medici da richiedere e dichiarazioni da firmare, controfirmare e autenticare. E poi la legalizzazione dell'autenticazione e uffici dove consegni i tuoi documenti la mattina e puoi ritirarli timbrati il pomeriggio, altri in cui consegni la mattina e li ritiri la settimana dopo, ma devi ricordarti di chiamare comunque dopo tre o quattro giorni e uffici in cui, invece, ti presenti e ti guardano come se non avessero neppure mai sentito la parola adozione.
E non dimentichiamo il balletto dei timbri perchè sembrerebbe ovvio, ma è difficile far capire al funzionario di turno che quei maledetti timbri devono essere tutti perfettamente leggibili e possibilmente dritti
Insomma, come tanti prima di noi, ci siamo trovati di fronte ad una matrioska di carte bollate da mal di testa.
So che molte coppie, dopo mesi di attesa della fatidica chiamata, passati con le mani in mano, senza aver nulla da fare se non aspettare, arrivano a dire che quasi rimpiangono il delirio di valutazioni psicosociali e giri per ente e produzione di scartoffie, ma ora come ora noi siamo soltanto sollevati.
Consegnare questo dossier è stata una vera liberazione.
Ma la menzione d'onore di questa fine settimana non va alla gioia di aver terminato i documenti ne al corso, per quanto sia stato interessante, ma va a Valentina ed Andrea, i nostri compagni di avventura.
Perchè a loro ci lega una tale quantità di coincidenze che anche a non crederci è difficile pensare che non sia destino, per noi, dividere questo percorso.
Gio e Andrea hanno fatto il liceo assieme, prima di perdersi di vista con l'Università. Io, Gio e Valentina, prima ancora che lei e Andrea si conoscessero, abbiamo lavorato per anni nella stessa azienda e poi ci siamo persi quando lei ha cambiato lavoro.
Ci siamo rincontrati, tutti e quattro insieme per la prima volta, nello studio del ginecologo a cui avevamo affidato i nostri sogni di maternità. E un anno dopo, senza esserci mai più sentiti, ci siamo trovati faccia a faccia al nostro primo corso informativo sull'adozione.
E a quel punto abbiamo fatto in modo di smetterla di perderci di vista.
Questa era la prima volta che passavamo due giorni fuori assieme, e ammetto che ero un po' preoccupata, perchè a volte, anche se le persone ti piacciono molto, una prolungata esposizione può far venir fuori attriti...e invece è stato chiaro fin dai primi dieci minuti in treno che sarebbe stata una grande esperienza.
E' stato bello e inteso e importante quello che abbiamo condiviso in questi giorni. ma soprattutto, ci siamo divertiti, e la capacità di divertirsi non andrebbe mai sottovalutata quando sei nel pieno di uno dei percorsi più stressanti e stancanti che ci siano.
Ah...solo una foto, quella del cartellone che abbiamo disegnato, insieme agli altri partecipanti, al Corso.
Devo però ammettere che l'essere sollevata probabilmente non migliora le mie performance e infatti, siamo partiti per questi due giorni a Torino e solo sul treno mi sono accorta di aver sbagliato la prenotazione dell'albergo: così abbiamo passato una notte in un albergo e la seconda in un'altro, tanto per non annoiarsi troppo.
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