domenica 10 dicembre 2017

8 Dicembre: si comincia!!



Se il primo giorno di Dicembre è, con le sue promesse di festività in arrivo, una delizia, l'Immacolata da queste parti è un vero e proprio tripudio di entusiasmo.
Questa è l'unica festa comandata (e non) in cui in questa casa non si organizzi un pranzo/cena/merenda o aperitivo. Il che è già di per se un evento senza pari.
Ma c'è un motivo: non abbiamo tempo per pensare a quisquilie come il mangiare. L'8 Dicembre è il giorno delle decorazioni!
Come tradizione vuole, questo è il momento in cui mi sento autorizzata a tramutare questa casa in una succursale del villaggio dei folletti di Babbo Natale.
Il che vuol dire invadere la casa di scatole e scatoloni, sballare palline e nastri, montare l'albero, prepararsi a un'invasione di glitter, fiocchetti feltro e paillettes e soprattutto pregare ardentemente che i contatori reggano l'impatto delle duemila lucette che spargo in giro.
Dopo anni di fiera resistenza persino Gio è ormai assuefatto a illuminazioni, cioccolate calde, candele alla cannella e non protesta neppure più di fronte all'intera discografia di Bublè usata come sottofondo dalla colazione al bacio della buona notte.
Questo poi è il primo Natale di Sonia con noi e questo ha portato la mia ansia da prestazione a fare un triplo salto carpiato verso livelli raramente raggiunti.
Ansia che si è sublimata nell'acquisto, addobbo e posizionamento in ingresso di un festone supplementare di quasi due metri, una robina appena accennata che da sola invade il metà dello spazio vitale utilizzabile...giusto per non essere tacciata di scarso spirito natalizio.
Voglio dire, non vorremmo mica far passare alla bambina un Natale sottotono.
Sonia, dal canto suo ha affrontato tutto con il consueto equilibrio.
E' passsata dal saltellare intorno allo scatolone dell'albero ad annoiarsi alla quinta pallina sistemata, per poi tornare dieci minuti dopo più carica di prima e far passare meno di dieci minuti prima di cominciare a lamentarsi di quanto ci volesse a finire il lavoro. Però ha terminato la giornata correndo per casa come una ossessa esultando, strillando e letteralmente saltellando di gioia di fronte ad ogni decorazione.
Abbiamo dovuto penare per farle accettare che non le avremmo permesso di dormire tenendo accese tutte le lucine con cui le avevamo addobbato la camera.
Mi pare quindi di poter affermare che il Natale le fa lo stesso effetto che fa a me.

Quasi quasi sento un filo di pietà per il Povero Gio...

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