domenica 17 dicembre 2017

Manca poco, ormai...




Ci siamo, quella appena trascorsa è la penultima settimana prima di Natale: da oggi mancano solo sette giorni al 
grande evento!
A riguardo non posso sbagliarmi, perchè Sonia fa il conto a rovescio più volte al giorno: la sua attitudine alle feste invernali assomiglia pericolosamente alla mia.
Le sue aspettative sono mostruosamente aumentate da quando abbiamo addobbato casa e crescono esponenzialmente ogni giorno che passa. Se fossi una persona normale potrei anche aver paura di non riuscire a soddisfarle, ma diciamolo, il Natale è il mio punto forte e non temo nulla.
Neppure l'entusiasmo trascinante di una peste di sette anni!

Visto che dal 20 al 24 Dicembre perdo letteralmente coscienza di me, va da se che questi siano statigli ultimi giorni disponibili per le incombenze pre-festeggiamenti.
Che, in teoria, non dovrebbero esistere. Perché complice l’eccesso di tempo libero a mia disposizione quest’anno mi sono organizzata in maniera quasi maniacale: ho comprato l'ultimo dei regali a Novembre, ho addobbato casa come non si vede neppure nei film della Disney, ho tutte le playlist natalizie pronte su Spotify, ho scritto i biglietti d'auguri, stabilito i menù,  fatto scorta di panettoni e torroni prima ancora che arrivasse Dicembre, prenotato il parrucchiere e persino fatto tutti gli inviti per le intere festività...compreso quello per il pranzo del sette Gennaio. 
Insomma una perfetta macchina da guerra alimentata a cioccolata calda e biscotti allo zenzero e organizzata per ridurre lo stress al minimo ed evitare dimenticanze dell'ultimo minuto.
In teoria.
Perché, in pratica, io i miei regali li ho anche comprati, ma mia madre i suoi no e si sa, la genitrice al momento di scegliere è più indecisa di Amleto durante il famoso monologo.
E così nonostante tutta la mia preparazione ho finito con il passare la settimana facendo tutto quello che avevo giurato di non fare: sono andata negozio per negozio nel periodo peggiore dell'anno, sono entrata da Viberti con l'animo di una condannata al rogo e ho guardato attonita donne metterci venticinque minuti per scegliere una camicia da notte.
Ho patito la ressa dei posteggi in seconda fila, degli spintoni, combattuto contro ultraottantenni che pur di passarti avanti in una coda si tramutavano in centometriste e ingollato ettolitri di caffè… rendendo un pessimo  servizio ai miei nervi.
Così imparo a  non marcare stretta mia madre!

Ah, questo è il primo ritratto Natalizio che ci ha fatto Sonia. Posa compresa. Si, persino la mia espressione è stata decisa dalla fotografa.
Non so bene quale fosse il messaggio che voleva lanciare al mondo, ma gestisce messa a fuoco e luminosità meglio di Gio e mia madre messi insieme.

4 commenti:

  1. Buone feste! ...ovviamente aspetto un resoconto dettagliatissimo !

    RispondiElimina
  2. Siete splendidi!!! Come splendidi sono sempre i tuoi racconti!!! Te l'ho detto più volte.. dovresti iniziare a scrivere!!! ^_^
    Buone feste cara Lilith!!! <3

    RispondiElimina
  3. fortissima! scrivi davvero davvero bene. Tantissimi auguri e un bacione.

    RispondiElimina
  4. Devi iniziare a scrivere un libro Francesca!!!!
    Buon Natale e buone feste a tutti e tre!!!!!!

    RispondiElimina